FAQ

6 motivi su tutti

scopriamo perchè il fotovoltaico

1. Risparmio

Utilizzare l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico permette di ridurre il costo della bolletta di quella prelevata dalla rete. Se poi al sistema di accumulo si abbina una pompa di calore, l’investimento è ancora più conveniente e efficace.

2. Riduzione delle emissioni

Il fotovoltaico “fa bene all’ambiente”: si tratta infatti di energia pulita e rinnovabile, che riduce lo sfruttamento di risorse inquinanti ed esauribili e contribuisce a contenere le emissioni nell’aria di anidride carbonica. Installare un impianto solare significa contribuire attivamente a raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica imposti dalla Ue agli Stati membri, obiettivi confermati dalla recente Conferenza sul clima di Parigi. Nel proprio piccolo, si partecipa alla diffusione di tecnologie sempre più green e innovative, intelligenti ed ecologiche, concorrendo ad aumentare la loro domanda a misura di consumatore.

3. detrazioni fiscali

Come abbiamo visto, gli impianti fotovoltaici sul tetto dell’abitazione beneficiano delle detrazioni fiscali Irpef del 50% con un totale massimo detraibile di 96.000 euro per singola unità immobiliare.

4. L’immobile acquista valore

Le spese per la manutenzione dell’impianto non sono elevate: gli esperti suggeriscono un controllo ogni anno, con un costo che si aggira sui 100 euro. La spesa maggiore è quella per sostituire l’inverter, ma nel giro di circa cinque anni si recupera totalmente. Per esempio, per un impianto da 3 kW, che corrisponde alla potenza di un contatore elettrico standard per abitazione, si spendono circa 6.000 euro: con gli incentivi fiscali, la metà si recupera in dieci anni.

5. Massima resa

I pannelli di ultima generazione hanno elevati rendimenti energetici: ne bastano meno che in passato e l’energia prodotta in eccesso si può accumulare.

6. Semplificazione burocratica

Se ci si rivolge ad aziende, distributori o circuiti di installatori seri e qualificati, saranno questi a procedere con le pratiche burocratiche richieste dall’amministrazione locale per tutte le verifiche edilizie e paesaggistiche (il procedimento autorizzativo si conclude entro 60 giorni dal ricevimento dell’istanza). E ad attivare poi il gestore di rete.

Siamo qui per rispondere alle vostre domande

FAQ

Domande e risposte più frequenti

Modularità: un impianto fotovoltaico può essere realizzato su misura in base alle esigenze ed è possibile potenziarlo o depotenziarlo semplicemente variando il numero di moduli.
Affidabilità: il ciclo di vita dei pannelli si aggira intorno ai 20-25 anni; non richiedono riparazioni e gli interventi di pulizia e manutenzione sono molto semplici.
Assenza di combustibile fossile: non vengono rilasciate componenti chimiche quali emissioni, residui o scorie. La fonte fotovoltaica non necessita di sostanze in movimento o della circolazione di fluidi a temperature elevate o in pressione.

Per poter generare energia elettrica dal sole con un impianto fotovoltaico sono necessarie condizioni climatiche e apparecchiature:

  1. luce solare (diretta, indiretta, riflessa)
  2. impianto fotovoltaico (a sua volta composto da una serie di elementi
  3. una connessione elettrica (rete nazionale o batterie)

Per una corretta stesura del preventivo bilancio energetico (richiesta reale e produzione effettiva), si deve considerare l’efficienza dell’impianto nelle reali condizioni di funzionamento. Solo a questo punto si potrà avere certezza dell’adeguatezza del sistema ipotizzato alle proprie aspettative.

La potenza massima di un modulo fotovoltaico si misura in kilowatt picco (kWp). Indica la quantità di energia che esso è in grado di produrre, nell’unità di tempo, in condizioni standard di irraggiamento: che è pari a 1.000 W/mq a 25 °C di temperatura.
• Si tratta però di un valore solo teorico: una volta messo in esercizio, l’impianto sarà in grado di produrre effettivamente una potenza istantanea in kilowattora (kWh) nettamente inferiore.
• Questo accade perché l’energia elettrica che l’impianto può produrre realmente in kWh dipende da tanti fattori, primo fra tutti la posizione geografica. In Italia, infatti, la produzione di energia fotovoltaica varia da un minim di 1.000 kWh (nella Pianura Padana) a un massimo di 1.500 kWh all’anno (in Sicilia e Sardegna).

Considerando la durata di un pannello di circa 25-30 anni e la data di installazione dei primi impianti domestici nel nostro paese, oggi esiste già la necessità di recuperare i materiali e di smaltirli in modo corretto. Vediamo come.
• Per legge, i produttori di pannelli devono aderire ai consorzi che si occupano del trattamento dei dispositivi fotovoltaici non più utilizzabili.

Indica la percentuale di radiazione solare che l’impianto riesce a convertire in energia elettrica: oggi si è arrivati a un valore max del 20%.
Il kit fotovoltaico di Solarworld è completo di tutti i componenti necessari, perfettamente calibrati tra loro.

Per installare un impianto fotovoltaico sul tetto di un edificio, a terra o in qualsiasi altro contesto, l’amministrazione pubblica richiede sempre un’autorizzazione o una semplice comunicazione da parte dell’utente.

Dipende dal fabbisogno energetico e dalla superficie di tetto disponibile. Il consumo annuo di energia di una famiglia di 3-4 persone è di circa di 3.200 kWh e per soddisfarlo serve una potenza di impianto di 3 kWp. Il conto è facile, partendo dal dato che per raggiungere 1 kWp su un tetto inclinato servono circa 8 mq (con moduli in silicio mono o policristallino) o 14 mq (pannelli in silicio amorfo).

Gli impianti fotovoltaici installati sul tetto di casa godono ancora delle detrazioni fiscali. Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese.